domenica 29 novembre 2009

non c'è una goccia da perdere..

"L'acqua non è un bene commerciale come gli altri, ma un patrimonio che deve essere protetto, difeso e trattato come tale".. così dice l'Europa:  Direttiva 2000/60CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000. 

Ma in Italia siamo speciali, straorinari..e allora che facciamo?!
PRIVATIZZIAMO pure L'ACQUA!

L'acqua è diventata merce. Si, proprio così, non più un bene di tutti, non più una risorsa primaria, consideriamola adesso come una cosa di poco conto, come un oggetto qualunque.
Grandi aziende multinazionali hanno la strada spianata verso la speculazione del bene primario per eccellenza, l'acqua.
Nel 2007 abbiamo aderito al Forum italiano dei movimenti per l’acqua ed abbiamo proposto la legge di iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico”, raggiungendo l'ottimo risultato di oltre 750 firme.
Oggi, dopo l'approvazione del Consiglio dei Ministri del d.lgs. 135/09 (decreto Ronchi), siamo più indignati di allora!! Il buon senso, la morale, la religione, l'etica... tutto si basa su un principio comune: il concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce.
E poi alle tasche dei cittadini chi ci pensa?! Le ripercussioni sui cittadini sono risapute ed annunciate: disastrose, in relazione ad una privatizzazione che potrebbe generare la crescita delle tariffe... e allora BASTA!

Non possiamo restare spettatori di questo di fronte a quest'ennesimo scempio. E' tempo di reagire, di attivarsi, di muoversi: è tempo di contrastare un provvedimento così inaccettabile.

Partecipare Santa Caterina, ribadendo l'importanza vitale della risorsa acqua, aderisce alla campagna nazionale "Salva l'Acqua" e promuove tutte le iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni all'illogica consegna al mercato dell'acqua: diritto umano universale.

L'ACQUA NON E' UNA MERCE: salviamo l'acqua! 
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sabato 28 novembre 2009

Riappropriamoci dell'ACQUA!!

Approvato l’art. 15 del decreto Ronchi: acqua privata per tutti!

La battaglia si sposta sui territori: gli Enti Locali si riapproprino del bene comune ACQUA


Con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati si è concluso l’esame del decreto 135/09 il cui art. 15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell’acqua potabile in Italia.
Il Governo impone per decreto che i cittadini e gli Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un bene comune com’è l’acqua per consegnarlo nelle mani dei privati e dei capitali finanziari. Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della Commissione Europa mentre non esiste nessun obbligo e le modifiche introdotte per sopprimere la gestione “in house” contrastano con i principi della giurisprudenza europea. Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi anni a soggetti privati, sperimentate in alcune Provincie Italiane o a livello europeo abbiano prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe, diminuzione degli investimenti e un aumento costante dei consumi, si continua a sostenere che mercato e privati siano sinonimi di efficienza e riduzioni dei costi.
 

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua è sceso da subito in campo per contrastare questo provvedimento con la campagna nazionale "SALVA L'ACQUA" verso la quale si è registrata un’elevatissima adesione.

Sono state consegnate al Presidente della Camera 45.000 firme a sostegno dell’appello che chiedeva il ritiro delle norme che privatizzano l’acqua.
Inoltre, migliaia di persone hanno manifestato il proprio dissenso e contrarietà all’Art.15 in un presidio svoltosi lo scorso 12 Novembre a Piazza Montecitorio e in varie mobilitazioni territoriali, migliaia di persone hanno inviato mail ai parlamentari per chiedere di non convertire in legge il decreto 135/09, molte personalità hanno espresso da una parte la loro indignazione e dall’altra il loro sostegno alla campagna.


In questi giorni è cresciuta nella società la consapevolezza che consegnare l’acqua al mercato significa mettere a rischio la democrazia. Nonostante questa mobilitazione della società civile e degli stessi Enti locali, il Governo ha imposto il voto di fiducia e non accoglie le richieste e le preoccupazioni espresse anche molti Sindaci di amministrazioni governate da maggioranze di differenti colori politici.

  
Come Forum dei Movimenti per l’Acqua, come italiani, come siciliani, come caterinesi, come Pertecipare Santa Caterina siamo indignati per la superficialità con cui il Governo, senza che esistessero i presupposti di urgenza, ha voluto accelerare la privatizzazione dell’acqua.
 
A questo punto siamo convinti che la contestazione dovrà essere ricondotta nei territori, per chiedere agli Enti Locali che si riapproprino della podestà sulla gestione dell’acqua tramite il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e nel contempo di sollecitare le Regioni ad attivare ricorsi di legittimità nei confronti del provvedimento.
Queste percorsi di mobilitazione sono percorribile così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d’Italia, da ultimo quello di Venezia.
Il popolo dell’acqua continuerà la battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico assumendo iniziative territoriali e nazionali volte a superare l’Art. 15 del decreto legge.
Come Forum dei Movimenti, chiediamo a tutta la società civile di continuare la mobilitazione e far sentire il proprio dissenso anche dopo l’approvazione dell’art. 15 attraverso mobilitazioni sui territori ed invio di messaggi a tutti i partiti, ai consiglieri comunali provinciali e regionali, ai parlamentari locali.
 

Il momento è importante! E' il momento di muoversi.  
Siciliani, CATERINESI, SINDACO, CONSIGLIERI COMUNALI, istituzioni locali, è il momento giusto per attivarsi, per farsi sentire a gran voce uniti contro la privatizzazione dell'acqua: l'acqua è un diritto..è il momento di riprenderci un nostro diritto!! 

È il momento di raccogliere il risultato più alto della mobilitazione democratica a favore dell’acqua pubblica!

PER SAPERNE DI PIU':  

SALVIAMO L'ACQUA!!
Partecipare Santa Caterina - 
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua 
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venerdì 13 novembre 2009

La privatizzazione dell'acqua è in atto!!!

Cari amici!!
In questi giorni il parlamento sta discutendo dell'approvazione di una legge che aprirebbe definitivamente la stada alla privatizione della gestione dell'acqua!!
Si tratta dell'Art. 15 del D.L. 135/09 - che ha modificato l’Art. 23bis L. 133/08 - appena approvato dal Senato. Con questa legge si vogliono mettere a tacere i milioni di italiani che hanno chiesto con una legge di iniziativa popolare la RIPUBBLICIZZAZIONE della GESTIONE DELL'ACQUA!!! 
L'acqua è un bene troppo importante per la vita, a nostro parere non può essere mercificato, non può essere assogettato alle leggi del mercato!!!
Pensate cosa potrebbe accadere se a causa di una lunga siccità il gestore privato dell'acqua decidesse di aumentarne a dismisura il prezzo? Pensate a quanto è incerto l'andamento climatico dei prossimi anni anche in virtù dei previsti mutamenti che vedono la sicilia tra le aree del pianeta dove si ridurranno le pioggie!!!
In questo quadro poco rassicurante credete sia giusto pensare alla privatizzazione della gestione dell'acqua???
Per saperne di più: www.acquabenecomune.org 
Vi invitiamo a firmare la petizione on line contro la privatizzazione dell'acqua... clicca qui! e discutiamone!!!!




SALVIAMO L'ACQUA!!
Partecipare Santa Caterina - 
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
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lunedì 2 novembre 2009

Caltanissetta: Operazione fiumi e rischio idrogeologico

Legambiente. Caltanissetta: Operazione fiumi 2009.
Bastano poche piogge per provocare una tragedia. Il nostro Paese paga un altissimo prezzo per aver devastato il territorio con enormi e incontrollate colate di cemento. E’ dunque necessario insistere per risalire alle responsabilità e tornare sulla necessità di investire nella manutenzione del territorio.
Ancora forte è il ricordo della tragedia dell’anno scorso a Cagliari, ora Messina, non c’è parte del territorio italiano che non abbia conosciuto nel tempo gli effetti della cattiva gestione del suolo. Ma quel che è più grave, è che non si intravedono positivi segnali di cambiamento.
Il 70% dei Comuni siciliani è stato dichiarato a rischio idrogeologico (Fonte: Report 2003 – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e Unione Province d’Italia); di questi il 92% non ha realizzato sufficienti lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e il 95% presenta ancora abitazioni in aree a rischio frane e/o alluvioni (Fonte: Legambiente - Ecosistema rischio 2008).
Con questa premessa, ritorna la campagna itinerante di Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile “Operazione Fiumi”, dedicata alla prevenzione e all’informazione per l’adattamento ai mutamenti climatici e la mitigazione del rischio idrogeologico.
L'iniziativa di Legambiente, organizzata in collaborazione con gli scouts dell’Agesci e del Cngei e l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, prevede dodici tappe lungo i principali fiumi italiani, con un’unica tappa siciliana a Caltanissetta il 6/7/8 Novembre 2009; mira a coinvolgere cittadini ed enti locali nella difesa del territorio dalle frane e alluvioni.
Visite gratuite, incontri, dibattiti, pranzi&cene..CLICCA QUI per leggere il programma, aderire, informazioni e prenotazioni.
 

Anche Santa Caterina è interessata al rischio idrogeologico. Eventi in passato ci hanno ricordato che il suolo sopra il quale viviamo si è muove e continua a muoversi, ultima in ordine di tempo la FRANA del marzo del 2004.
Partecipare Santa Caterina vuole capirci di più: sta studiando il fenomeno, sta sentendo gli esperti, sta reperendo documenti e notizie.. stiamo cercando di informarci sui fenomeni che interessano il nostro paese.