venerdì 12 febbraio 2010

Lettera al Tg1.....delle Favolette!!!

Cara redazione del Tg1,  sono un telespettatore che segue frequentemente il vostro Tg delle 20 e da un po’ di tempo riflette sull’impaginazione del vostro giornale. L’informazione televisiva rappresenta per la gran parte degli italiani l’unica informazione alla quale si attinge per conoscere i fatti salienti dell’Italia e del Mondo, e tra tutte le diverse forme di informazione televisiva il Tg1 è sicuramente la fonte più utilizzata e stimata dai telespettatori italiani. Questo stato di fatto attribuisce al vostro telegiornale un ruolo chiave nell’informazione nazionale e aumenta notevolmente il carico di responsabilità che grava sul vostro lavoro. Ogni sera entrate nelle case degli italiani per trenta minuti e rappresentate la vostra immagine di ciò che è accaduto in Italia e nel Mondo, ma da qualche tempo con grande sorpresa continuo a notare che cercate di dipingere un Italia e un Mondo sempre meno corrispondenti alla realtà. Molte sere, dopo aver seguito faticosamente la rapida e confusa successione della cronaca politica e giudiziaria, aspetto di vedere rappresentati sullo schermo i problemi dei cittadini, “l’insicurezza” del lavoro con i conseguenti morti di lavoro, la precarietà, l’iniqua distribuzione delle risorse, magari accompagnati da un esempio di Italia virtuosa nella gestione della cosa pubblica o nel mondo dell’impresa, per concludere con un servizio su una mostra, un museo riaperto, uno spettacolo teatrale..... e invece... ho assistito ad interessantissimi servizi sul tema della pernacchia, che per la cassazione è un’offesa, con annessi intervistati pernacchianti; avete approfondito l’ultima moda delle unghie con sopra la foto del fidanzato o degli amici, oppure propinate lunghi servizi su animali che nascono negli zoo di mezzo mondo, sulla pettinatura del pelo dei cani, sulle paghette milionarie dei piccoli di ottima famiglia, sullo sci lento per famiglie. Avete forse dimenticato che il 90% degli italiani non può permettersi di andare a sciare, o che in un anno 500 mila posti di lavoro sono andati in fumo e che questi padri e madri di famiglie non potranno dare paghette milionarie ai propri figli. Nella vostra immagine del mondo è più importante una balena che si arena su una spiaggia del dramma di centinaia di cerealicoltori sul lastrico perché costretti a vendere il proprio grano a 12 centesimi di euro al kg. Per voi è più importante parlare dei saldi in via Condotti piuttosto che accendere i riflettori dentro le case di chi ha occupato l’azienda, ha perso il lavoro e deve spiegare ai propri figli che non possono comprare niente, neanche con i saldi. Nella vostra visione distorta del mondo pesa di più la storia del giocatore di golf che ha tradito dieci volte la moglie, delle tante storie di sfruttamento del lavoro in clandestinità che riduce in schiavitù forse migliaia di anonime persone che continuate semplicemente a definire “clandestini”. Date ampio spazio alle conferenze stampa di ministri che annunciano guerre, senza poi mostrarne i morti e la devastazione; accendete i microfoni davanti alle bocche di chi con una legge chiamata con l’inganno “Riforma della scuola” manda a casa decine di migliaia di insegnanti precari che educavano al rispetto della legalità, al senso del dovere, all’integrazione delle diversità, al valore della solidarietà, ma mantenete i microfoni molto lontani dalle scuole pubbliche al collasso che continuano per miracolo ad aprire ogni mattina porte e cancelli. Alla luce di tutto questo mi chiedo se veramente voi state assolvendo il vostro compito di portatori di informazioni o state semplicemente cercando di distogliere l’attenzione degli italiani dalla realtà. Se così fosse chiederei immediatamente il vostro licenziamento e la sostituzione del telegiornale con uno dei tanti varietà di intrattenimento che animano le sere televisive italiane, sicuramente nessuno parlerebbe di questi giornalisti che hanno perso il lavoro perché sarebbero tutti concentrati sul “pacco rosso” che potrebbe ripianare il mutuo di qualche “fortunato” italiano.
Buon Lavoro   
Cari amici!! Se condividete la lettera speditela agli indirizzi della redazione del tg1 (vedi sotto), naturalmente mettendo il vostro nome e cognome a firma della lettera, forse così non saremo costretti a vedere ogni sera fesserie al posto di Informazioni con la I maiuscola!!!!  
Se li tartassiamo in tanti, capiranno il messaggio!! FATELA GIRARE, più siamo meglio è!!!
INVIATELA A: <tg1.sdr@rai.it>, <tg1.coordinamento@rai.it>, <tg1.cronaca@rai.it>, <tg1.interni@rai.it>, <tg1.esteri@rai.it>, <tg1.economia@rai.it>, <tg1.societa@rai.it>, <tg1.cultura@rai.it>

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