mercoledì 14 ottobre 2009

CHI L’HA VISTO dopo le elezioni?!

Cenone di San Silvestro. Ci si appresta sazi al consueto brindisi di mezzanotte e si riflette sul nuovo anno. Propositi, nuova vita e.. perbacco, a maggio si vota!! Tra i pensieri di qualcuno affiorano fugacemente le prossime amministrative, ma tra un cucchiaio di lenticchie, dodici chicchi d’uva ed un altro bicchiere di spumante si distoglie il pensiero dal prossimo appuntamento elettorale..
Intanto arriva carnevale, e quando i figli sfilano in maschera, i grandi si ritrovano a parlottare: rinascono vecchie amicizie, nuove simpatie, passati discorsi e lontani progetti, ed esclamando “perciò a cu amà purtà?!” inizia la solita tiritera preelettorale. Contatta questo, parla con quello, convinciamo Tizio che ha il “parentato grande”, Caio che fa favori e ha tanti dipendenti, Sempronio che conosce mezzo paese, Filano che ha agganci politici in provincia, Martino che può impiegare qualcuno…ed inizia la campagna arruolamenti: generalmente gestita da pochi, ma che tende a coinvolgere molti. Saracinesche cigolanti si alzano, porte e finestre scricchiolanti si aprono, in bella vista bandiere e simboli di partito ancora impolverate. Santa Caterina morta e spopolata si popola e rivive improvvisamente nei mesi prima delle elezioni. Nel vuoto delle idee e dei progetti, con un lesto copia-incolla, si crea il programma e vengono presentate le liste: non si sa se i candidati sono uniti da principi ideologici comuni, religiosi, morali, politici, familiari.. fatto stà che si cerca in qualsiasi modo di arraffare più voti possibili.
Settimana Santa. Tutti belli e splendenti, ogni giorno con il vestito della domenica, pronti a stringere mani, a baciare ed abbracciare, ad interessarsi delle vite e dei problemi dei cittadini caterinesi. Tutti disposti a sorridere e cchì nnì pigliamu au bar?! Brioso e propositivo il clima nelle settimane prima delle votazioni, non si conosce giorno né notte, buono o cattivo tempo..si deve presidiare il paese! Escono dal lungo letargo personaggi impolverati e dimenticati dal popolo della piazza, gente che non si è vista in giro per cinque lunghi anni.. ma il mese prima delle elezioni si deve essere presenti, visibili, sorridenti, socievoli, per far dimenticare la lunga latitanza. Tutti ad interessarsi di tutto e tutti, tutti opinionisti e dispensatori di rimedi, interessati alla nonnina che è all’ospedale, al figlioletto disoccupato, al nipotino spaesato!
Intanto si entra nel vivo della campagna elettorale ed ecco il solito e allegro teatrino da palcoscenico fatto di botta e risposta durante i comizi, qualche allegra canzonetta come inno dello schieramento politico, propaganda elettorale con qualche affissione abusiva e migliaia di facsimile che sporcano Santa Caterina… ed arriva, finalmente, il giorno delle elezioni: il candidato più votato viene eletto sindaco, i più votati consiglieri comunali e altri nominati assessori.
Felicitazioni e rammarico, contentezza e dispiacere.. tutto normale, all’apparenza normale... Mentre dentro le sezioni si conteggiano le ultime schede e i rappresentanti di lista telefonano ai grandi capi per comunicare gli ormai scontati risultati, qualche triste sostenitore inizia l’OPERAZIONE RITIRATA. Le liste meno votate fanno perdere le proprie tracce: in pochi minuti si staccano i manifesti dalla facciata della sede, si ammainano le bandiere e si ripiegano gli striscioni, una veloce ripulita ed ecco la chiave riconsegnata al proprietario dell’immobile. Mentre la maggioranza uscita dalle urne festeggia, le minoranze meste e rassegnate si battono il petto nel silenzio di segrete stanze, già dimentiche dei voti comunque ricevuti, dell’impegno preso dinnanzi a tutta la cittadinanza, del ruolo di controllo e di garanzia che gli viene assegnato dal voto popolare. La domenica dopo il voto la piazza ritorna vuota... dove sono finiti gli ex futuri sindaci, consiglieri, assessori, sostenitori? Dove sono finite le sedi dei movimenti politici che pullulavano di dibattiti e spalancavano le porte sulla piazza? Dove sono finiti i cuscì, cumpà, cumu stà Sariddu... avi assà ca nullu vìu? CHI L’HA VISTI dopo le elezioni?! Tutti scomparsi, sono tornati a vita privata. I nostri sono politici part-time: quattro anni e mezzo assenti e sei mesi prima delle elezioni vogliono recuperare tutto.
Il neo sindaco si insedia e tornano l’ASSENZA e il SILENZIO che caratterizzano le giornate caterinesi… mentre tutto scorre!! Gli eletti amministrano oligarchicamente il paese. L’opposizione si oppone drasticamente a tutto non curante delle reali necessità di Santa Caterina, e cercando ogni tanto un pò di visibilità scrive qualche comunicato o denuncia qualcosa. Intanto l’elettore che ha votato per un candidato non eletto ha praticamente buttato il suo voto, voto inutile, da scartare così come si è scartato il suo possibile rappresentante. Voto valutato carta straccia dai politicanti che prima si candidano e poi, non eletti, se ne stanno comodamente seduti a casa senza esporsi per tutelare e rappresentare i cittadini. Di tutte le riunioni, congetture, discorsi, amicizie, progetti, idee, rimane solo il ricordo! Storia delle elezioni paesane, storia di sempre, storia di innumerevoli legislature.. Ma è questa la POLITICA? Ma è questo il modo di RAPPRESENTARE i cittadini? Che senso ha metterci la faccia solo qualche mese prima della tornata elettorale e poi farsi gli affari propri? E magari ritornare nuovamente a chiedere con la stessa faccia sostegno dopo gli anni di assenza politica?! A questo punto fareste bene a disinterressarvi pure durante il periodo elettorale, o non candidarvi, non proporre niente e nessuno. Chi vi ha votato “probabilmente” crede che per far politica non è indispensabile sedersi a tutti i costi al consiglio comunale o fare il sindaco! Per far politica, la nostra politica, serve un COSTANTE rapporto con i cittadini e con il territorio, solo questo permette di interpretarne le reali esigenze e farsene portavoce. Per far politica serve il DIBATTITO PROGRAMMATICO PARTECIPATO che coinvolge tutte le diverse categorie sociali e apre la strada ad un idea di futuro condiviso dalla comunità. Per far politica servono POLITICI che vivono la POLITICA come SERVIZIO e NON COME MESTIERE, perché la POLITICA NON SERVE PER GUADAGNARE, ma per perseguire il benessere dell’INTERA COMUNITÀ. Per far POLITICA servono persone con COMPETENZE da mettere al SERVIZIO dei cittadini. Per far POLITICA non servono per forza le POLTRONE, vanno benissimo le sedie un po’ sgangherate di una sede sempre aperta, o quelle prese in prestito da un bar per fare un dibattito pubblico in piazza, o ancora le sedie tutte diverse che ognuno porta da casa propria per fare una riunione di quartiere, o le sedie tutte in fila incastrate una all’altra dell’aula magna della scuola dove si organizza un dibattito sui problemi della scuola, della sanità, dell’artigianato, dell’agricoltura o dell’edilizia, oppure gli scalini di una scalinata dove si radunano i bambini del quartiere per sentire le loro proposte per migliorare la loro qualità della vita!! Insomma per far POLITICA servono SEDIE SCOMODE su cui, evidentemente, a Santa Caterina nessuno si vuole sedere!!


Santa Caterina Villarmosa, 14 ott 09 
Sebastiano Di Martino & Dario Giancani

2 commenti:

  1. noto con stupore che non avete citato la consuetudine pre-elettorale di andare in chiesa tutti agghindati con famiglia e seguaci per fingersi persone per bene sfruttando qualunquismi classici della cultura caterinese.
    P.S. Ammettelo che vi ispirate al grande Ruoppolo di teleacras per scrivere i vostri articoli! Non posso fare a meno di farmi i trip mentali con lui che legge la vostra notizia... spettacolo puro! (http://www.youtube.com/watch?v=8cX1pZMxQMA http://www.youtube.com/watch?v=9t4JvG8jqlM)

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  2. hai ragione mkl!!!
    una dimenticanza sostanziale e da annettere necessariamente, anche se nel termine PERBENISTI è da includere tutti i cristiani improvvisati, gli pseudo timorati di Dio dell'ultimora..
    di ruoppolo che dire...è un genio!! eheheheh.. saluti!

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